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sabato 30 maggio 2009

PUBBLICO COMIZIO


Domenica 31 maggio 2009
alle ora 11:45 in Piazza della Repubblica
pubblico comizio del

Ministro per gli Affari Regionali
Raffaele FITTO
e del candidato
Presidente alla Provincia di Lecce

Antonio GABELLONE

PUBBLICO COMIZIO

Questa sera 30 maggio 2009
alle ora 21:30 in Piazza della Repubblica
pubblico comizio del candidato
al Parlamento Europeo
Raffaele Baldassarre.

mercoledì 27 maggio 2009

LETTERA AGLI ELETTORI DEL MERIDIONE D'ITALIA

AI cittadini del Meridione d'Italia

Gentile Elettrice/Elettore,sono candidato alle elezioni per il Parlamento Europeo del 6 e 7 Giungo per il Partito della Libertà, guidato dal Presidente del Consiglio On.le Silvio Berlusconi.In linea con le priorità del gruppo del Partito Popolare Europeo, gli obiettivi che perseguirò tenacemente, ove dovessi essere eletto Parlamentare Europeo grazie alla Tua fiducia, riguardano alcuni punti chiave dell'attività legislativa ed amministrativa che dovrà impegnare le Istituzioni comunitarie nel prossimo quinquennio 2009/2013.

Occorre, innanzitutto, migliorare la capacità di spesa degli Enti locali nelle nostre Regioni meridionali, ed in particolare nella Puglia, perché negli ultimi anni, e soprattutto durante l'Amministrazione regionale Vendola, si è registrata una netta flessione nella capacità di spesa dei fondi comunitari in settori vitali per l'economia (trasporti, infrastrutture, occupazioni, ricerca, etc.), perdendo una importante occasione di sviluppo e di occupazione per i nostri giovani e per coloro i quali sono privi di occupazione.

E' necessario, quindi, informare e sensibilizzare gli Enti locali rispetto ai finanziamenti comunitari messi a disposizione dalla Unione Europea, creando una sinergia proficua ed utile allo sviluppo del territorio, perché spesso molti Comuni, Enti locali ed imprese non utilizzano le risorse comunitarie disponibili per un difetto di conoscenza ed informazione.

Questo grave deficit di conoscenza deve essere colmato con una adeguata azione politica di raccordo tra Enti locali ed Unione Europea, avendo presente che la Puglia nel prossimo quinquennio 2009/2013 sarà ancora inserita nelle Regioni di cui all'Obiettivo 1, e quindi privilegiata nella concessione di contributi o finanziamenti comunitari.

Inoltre, l'attività del Parlamento Europeo deve essere indirizzata a potenziare la spesa per la ricerca, l'istruzione, la formazione e per garantire infrastrutture efficienti, perché questi sono gli elementi chiave per rendere competitive le nostre imprese sul mercato internazionale.

E' doveroso ricordare che in ambito comunitario più del 99% delle imprese sono piccole e medie, ed il 66% di forza lavoro è occupata nelle piccole e medie imprese, che costituiscono la spina dorsale del sistema economico europeo, italiano, ed in particolare del Mezzogiorno d'Italia.

Rispetto a questi dati oggettivi il mio impegno da europarlamentare sarà indirizzato ad eliminare vincoli burocratici per l'esercizio dell'attività d'impresa, a migliorare l'accesso al credito ed al mercato dei capitali, ad incrementare investimenti di qualità nella ricerca e nella tecnologia promuovendo l'innovazione e la formazione, ed a introdurre regole flessibili per il mercato del lavoro che siano valide in tutti i paesi della Unione Europea.

Sono questi alcuni obiettivi prioritari sui quali spenderò tutte le mie energie nel caso in cui, grazie al tuo aiuto, sarò eletto Parlamentare Europeo, impegnandomi a rafforzare quel sentimento di cittadinanza europea sul quale si fonda la nuova Costituzione dell'Europa.

Il mio impegno di Parlamentare sarà a tempo pieno, senza doppi o tripli incarichi, giacché ritengo fondamentale per tutelare gli interessi del nostro territorio assicurare una presenza attiva e costante nel Parlamento e nelle Istituzioni comunitarie.

Confido nel Tuo aiuto, e Ti ringrazio di cuore per quello che farai.

Avv. Raffaele Baldassarre

venerdì 22 maggio 2009

SAPETE DI CHI E' SEMPRE LA COLPA?


Riceviamo e pubblichiamo il pensiero di un nosrto iscritto:

21/05/09

Sere fa precisamente il 17/ 05 /09 sono andato a Sannicola per assistere al comizio del centro sinistra, avendo assistito sere prima a quello del centrodestra.
Più che un comizio, sembrava una lezione di storia non so di quale nazione. Ha dato inizio alla discussione il presidente del consiglio provinciale, il dottor Sergio Bidetti, il quale ha elencato a noi interlocutori una serie di opere realizzate nella provincia, non toccando quelle del comune di Sannicola di cui egli stesso è residente. Non ha parlato dei costi delle opere urbane, ai quali i cittadini sarebbero stati più interessati. Ha illustrato il caso della centrale elettrica di Cerano, sottolineando il fatto dei danni arrecati al territorio e all´ambiente naturale. Sbadatamente si è dimenticato della centrale elettrica che si voleva realizzare a Sannicola. Il presidente ha parlato del problema dei rifiuti e della raccolta differenziata ed ha omesso l´attività del comune che non incentiva la raccolta.
Sono infatti un utente che nel giardino di casa possiede un contenitore per la raccolta dell´ umido. Dopo più di un anno che raccolgo l´umido, mi sono recato presso gli uffici del comune per chiedere se ho diritto a l´1% di sconto sulla bolletta. Dagli uffici mi è stato risposto sgarbatamente che non mi avevano obbligato loro a raccogliere l´umido e che quindi potevo anche sospendere la raccolta, negandomi il privilegio allo sconto.
Ritornando al comizio con fare diplomatico il dottor Bidetti ha detto: " Io ho finito" (facendo intendere"adesso sono fatti vostri").
In seguito ha continuato la discussione il sindaco attuale di Sannicola, candidato alle provinciali signor Giuseppe Nocera, il quale non avendo da controbattere a quello che gli era stato detto sere prima, sapete con chi se l´è presa????? Con il CAVALIER SILVIO BERLUSCONI.

Adesso l´opposizione nel prossimo comizio di che cosa parlerà?

Complimenti! Siete solo capaci a occuparvi dell´operato degli altri e a criticarlo.


Cordiali saluti


Adriano di San Simone

PELLEGRINO: "GAME-OVER"

La gestione-Pellegrino si riassume proprio nella sua definizione, ossia “gestione”, senza picchi e senza entusiasmi, una lunga parentesi di 5 anni di immobilismo: semplice gestione di un ente che invece di crescere ha badato più a conservare l’esistente, senza osare e puntare al suo sviluppo con innovazione, tecnologie, strumenti per le imprese, per il lavoro, per chi opera nella cultura.

Gestendo in questo modo, l’Amministrazione-Pellegrino non ha risolto le emergenze, come ad esempio quella dei rifiuti, peggiorandola anzi con questo immobilismo disarmante.
“Gestione” è anche il termine adatto per definire l’Amministrazione-Pellegrino laddove è stata invece tutt’altro che immobile, ma solerte e sempre attivissima: nella gestione del potere, delle assunzioni-mirate, degli sprechi, delle doppie e triple cariche di sottogoverno (la figura del Portavoce, addirittura dei Portaborse degli assessori, ecc.), nella proliferazione di più assessorati competenti su materie simili, frazionate, spezzettate, in figure politiche che spesso sono state su posizioni divergenti una dall’altra, creando l’immobilismo che ho citato pocanzi, soprattutto in materia di Ambiente, Rifiuti e Tutela delle Acque e della loro Depurazione.
Immobilismo e litigiosità che si è trasformato in attivismo e unanimità quando c’era da ritagliare bandi cuciti addosso a pochi intimi, quando c’era da riciclare con incarichi questo o quel personale politico.
5 anni fa l’avvocato Giovanni Pellegrino “ri-entrava in campo” sventolando la rivoluzione delle Sud-Est, i treni che avrebbero dovuto cambiare la storia del trasporto in tutta la provincia, e sventolando l’idea di un “Grande Salento” che doveva unire le esperienze di Taranto e Brindisi a quella di Lecce. 5 anni dopo le littorine delle Sud-Est compaiono malinconiche davanti ai nostri passaggi a livello con una sola testa in piedi, visibile oltre i finestrini di chi guarda: quella del macchinista…, e basta. 5 anni dopo l’Università di Bari ha messo ancora più radici a Taranto (che ha abbandonato l’Università Salento), mentre Brindisi ancora risponde “no” alle nostre richieste disperate e inconcludenti di qualche granello di sabbia per salvare le marine leccesi.
Questi, sono i 2 grandi risultati (negativi) che possiamo ascrivere al bilancio della gestione-Pellegrino.
Sfido diversamente chiunque, a darmi un segno materiale, un’infrastruttura, un’operazione riuscita che la connoti e la consegni a una storia diversa. Niente.
La Provincia che immaginiamo dopo il voto dovrà ripartire dal sovvertire questo sonnolente passato: dovremo uscire dall’emergenza-rifiuti con chiarezza, con politiche nette e decise, non con rimedi a scadenza, in grado solo di riportare l’immondizia per le strade entro l’estate o nuovi manifestanti esasperati davanti alle nostre discariche – immagini ricorrenti, di questa gestione del non “fare” – .
Per questo vogliamo spenderci senza esitazioni, come sul settore dell’economia, come sull’incentivazione dell’artigianato delle nostre piccole botteghe che stanno scomparendo o come nel campo delle politiche per il lavoro, anche in relazione alla nostra Università ed al rapporto che può avere con il mondo dell’impresa.
Tutto ciò può essere fatto sullo sfondo di una riqualificazione NECESSARIA della spesa corrente di quest’ente, che ogni anno vede uscire 100 milioni di Euro di spese più o meno utili e che ha accumulato oltre 200 milioni di Euro di debiti complessivi, di cui ovviamente nessuno parla. Questi soldi andranno rimessi in circolo laddove servono, e non negli incarichi, nelle consulenze, nella gestione “familiare” e “privata” di questa Provincia.
Il PDL ha una classe dirigente giovane, che ha voglia di “fare”.
Ecco, noi rappresentiamo la politica del “fare”, dell’impegno concretamente realizzabile.Abbiamo per questo vigilato in 5 anni di opposizione, contribuendo al miglioramento di tante proposte, costruttivamente e con senso di responsabilità, modificando con un lavoro attento e sempre di studio delle carte addirittura il 63% delle delibere arrivate in Consiglio per l’approvazione.
Per questo, ci sentiamo pronti a misurarci con il governo della Provincia, convinti di darle un VOLTO NUOVO, di riqualificarne la spesa, di PENSARE DI PIU’ ALLA GENTE DEL SALENTO ED AI SUOI SOGNI, eliminando ogni EMERGENZA e valorizzando ogni ECCELLENZA.

Antonio Gabellone

venerdì 15 maggio 2009

IL 6 e 7 GIUGNO VOTA

I MODERATI PER SANNICOLA
sostengono
il candidato alla Presidenza della PROVINCIA DI LECCE


Dott. Antonio GABELLONE

E il candidato al Parlamento Europeo

Avv. Raffaele BALDASSARRE

domenica 10 maggio 2009

AVVICINIAMOCI ALL'EUROPA

IL PARLAMENTO EUROPEO
Il Parlamento europeo è l'organo dell’Unione Europea, eletto a suffragio universale ogni cinque anni, secondo un sistema elettorale proporzionale, dai cittadini degli stati membri. Istituito nel 1957 dai trattati di Roma come “Assemblea parlamentare” e inizialmente designato dai parlamenti nazionali degli stati membri della Comunità economica europea (CEE), fu eletto per la prima volta a suffragio universale nel 1979.
L’attuale denominazione, scelta dall’organo stesso nel 1962, fu formalizzata nel 1986 con l’Atto unico europeo.
La prima “Assemblea parlamentare” constava di 142 seggi. Dopo i successivi allargamenti che hanno portato gli stati membri dell’Unione Europea a 27, i seggi sono oggi 785, ripartiti proporzionalmente in base alla popolazione dei paesi membri: la Germania, con 99 seggi, ha il maggior numero di rappresentanti; la Francia, la Gran Bretagna e l’Italia ne hanno 78; la Spagna e la Polonia 54; la Romania 35; i Paesi Bassi 27; il Belgio, la Grecia, il Portogallo, la Repubblica Ceca e l’Ungheria 24; la Svezia 19; l’Austria e la Bulgaria 18; la Danimarca, la Finlandia e la Slovacchia 14; l’Irlanda e la Lituania 13; la Lettonia 9; la Slovenia 7; il Lussemburgo, l’Estonia e Cipro 6; Malta 5.
Il divario numerico tra grandi e piccole nazioni è mitigato dalla forma che assume nel Parlamento europeo la rappresentanza, che non è organizzata in base alla nazionalità, bensì all’appartenenza a otto gruppi parlamentari di diversa ispirazione:
  • Popolari europei (Democratici-cristiani) e Democratici europei;
  • Socialisti europei;
  • Alleanza dei democratici e dei liberali per l’Europa;
  • Verde/Alleanza libera europea;
  • Sinistra unitaria europea/Sinistra verde nordica;
  • Indipendenza/Democrazia;
  • Unione per l’Europa della nazioni;
  • “non iscritti”.