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sabato 24 maggio 2008

IN ITALIA IN QUESTI GIORNI, E' RITORNATA AGLI ONORI DELLA CRONACA LA PROPOSTA DEL NUCLEARE COME FONTE DI ENERGIA.

ASCA) - Roma, 22 mag - L'energia nucleare copre il 17% del fabbisogno mondiale di elettricita', il 32% in Europa, lo 0% in Italia. Ma non e' stato sempre cosi'. L'annuncio del ritorno al nucleare, fatto oggi dal ministro dello Sviluppo Economico Claudio Scajola nel corso dell'assemblea di Confindustria, segna il ritorno sulla scena di un Paese che e' stato leader nel settore.

A meta' degli anni '60 l'Italia era infatti la terza potenza al mondo per il nucleare civile, dietro a Stati Uniti ed Inghilterra, e davanti di molte lunghezze all'allora Unione Sovietica. Nei nostri confini si produceva addirittura l'11% di tutta l'energia elettrica da nucleare del mondo. A meta' degli anni '70 erano operative 3 centrali, una era in costruzione, ed erano gia' stati approvati piani per costruirne altre 18.

Poi venne il 26 aprile del 1986, la tragedia Chernobyl, e la storia del nucleare italiano giunse ad una svolta, formalizzata un anno e mezzo dopo, l'8 novembre del 1987, con il referendum che segno' la fine del programma nazionale. Ma quello fu anche l'inizio di un salasso per i contribuenti che gia' allora l'Enel stimo', per conto del governo, nella cifra record di 121.000 miliardi di lire del 1986.

SIETE FAVOREVOLI AL RITORNO DEL NUCLEARE COME FONTE DI ENERGIA?

A VOI I COMMENTI....

9 commenti:

Anonimo ha detto...

Nella situazione in cui si trova oramai l'Italia è obbligatorio procedere "velocemente" alla riapertura delle centrali nucleari.

Anonimo ha detto...

Ma nel sondaggio l'opzione "SI, ma non nella mia città" è ironica o credete veramente che sia una risposta plausibile?

Anonimo ha detto...

Penso che si capisca che sia un'opzione ironica, anche perchè se sono vere le voci che stanno circolando in questi giorni, su i possibili siti di centrali nucleari nel salento come Manduria o Nardò,il territorio di Sannicola non sarebbe poi così lontano.

Anonimo ha detto...

Ma non cambia niente nemmeno se le costruiscono a Milano......
Anzi a dire il vero se succede qualche "incidente" nelle centrali Francesi o Svizzere, 1000 km (o più) non bastano per evitare la contaminazione!
Per questo, a mio parere, il referendum del 1987 è stato un grossissimo errore!!!

Anonimo ha detto...

A Sannicola il ritorno degli Xanti Yaca.
Saluti e grazie per i complimenti

Anonimo ha detto...

Sono d'accordo con l'anonimo di prima, non ha più senso per l'Italia aspettare.....si potrebbe discutere su che tipo di centrale nucleare fare se di III o di IV generazione....ma l'importante è farle.

Anonimo ha detto...

Di seguito un articolo di Travaglio in cui fornisce delle informazioni che "aiutano" a tenere gli occhi aperti
qui il link se non riuscite ad aprirlo questo è il link da copiare ed incollare nel browser http://www.beppegrillo.it/2008/05/passaparola_in_1.html

Anonimo ha detto...

Credo chei l nucleare sia un pò come il problema dei ripetiroti nelle grandi città..nessun palazzo lo vuole sul suo terrazzo e poi se lo ritrova al palazzo accanto e quidi il problema nn siè risolto. Come dice bene l'anonimo che mi ha preceduto, che sia Milano o Francia, anche noi saremmo a rischio contaminazione quindi dico che si faccia il nucleare se questo può aiutare l'Italia..sarebbe inutile provarsi di questa fonte e poi magari ritrovarsela in Albania o nelle già coperte zone della Francia e della Svizzera...naturalmente dentro nn ci dovrebbero lavorare persone come Homer Simpson...

Anonimo ha detto...

antibodi!
ci assani nucleare!bollette ridotte a un terzo dello spidicuda attuale.la blindo alla supercazzola nucleare come 20 anni fa.livelli sicurezza raggiunti anti-sbrindellamento scappellata centrali.chernobyl?targato cartagine.tarapia nucleare a tutti, insegna risparmio economico giovare famiglie italiasine.

ossequio,scappello e
riverisco.

Conte Mascetti