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venerdì 10 ottobre 2008

Fiera di San Simone: semplice mercato o opportunità di sviluppo?

Come ogni anno a Sannicola, in data 28 Ottobre, si terrà la Fiera di San Simone, da sempre considerata dai suoi cittadini e da quelli dei paesi limitrofi appuntamento importante per la storia del paese.

Negli ultimi anni, questo evento si è ridotto a semplice mercato, perdendo di vista non solo la tradizione stessa della manifestazione, ma anche l’obbiettivo di sviluppo del territorio.

Noi dei MODERATI avanziamo la proposta che la fiera debba divenire strumento di richiamo per le nuove tecnologie dei nostri settori di produzione, in particolar modo quello artigianale e agricolo e fonte di aggregazione sociale e culturale.

Trasformando la Fiera di San Simone in fiera campionaria con settori leader come l’artigianato e l’agricoltura, portando come valore aggiunto alla manifestazione un saldo legame fra tradizione ed innovazione, l’evento assumerebbe le caratteristiche di vetrina espositiva per le numerose attività produttive locali mirando ad un concreto sviluppo del territorio.

La Fiera dovrà coinvolgere espositori non solo locali, ma anche di altre regioni, in modo da creare un polo fieristico interessante per un mercato più ampio di quello esclusivamente salentino, avendo come scopo la promozione del territorio, come mediatore tra una significativa offerta e un’ampia domanda e come animatore, un dibattito sul futuro dell’agricoltura.
Inoltre l’incontro dovrà incoraggiare la promozione e lo sviluppo della meccanizzazione in agricoltura attraverso la divulgazione delle più moderne tecniche di coltivazione e trattamento dei prodotti agricoli organizzando convegni con tematiche incentrate sulla certificazione di qualità dei prodotti ortofrutticoli (protocolli EUREP-GAP, IFS), fino alla riforma della PAC e sulle sue ripercussioni sull’agricolture locali.

Spetterà al Comune il compito di coinvolgere in questo progetto la Regione Puglia e la Provincia di Lecce con i rispettivi assessorati all’Agricoltura, all’Ambiente, al Turismo, alle Attività produttive non dimenticando le associazioni di categoria come Coldiretti, Aprol, Confagricoltura, Confcooperative Puglia, Fedagri e associazioni legate all’ambiente.

In un futuro di un eventuale polo fieristico già ben avviato, si potrebbe ipotizzare una struttura idonea dove svolgere la manifestazione, ad esempio rivalutando la stessa area industriale di Sannicola. L’ipotesi di una struttura pensata appositamente per la fiera, farebbe acquistare all’evento un ulteriore leva di sviluppo, per non parlare poi di punti importanti come la possibilità di posti di lavoro e altre opportunità che si aprirebbero al paese. Ovviamente, tale struttura deve essere progettata in maniera tale da essere sfruttata come plesso di altre attività nel periodo in cui non viene svolta la fiera.
Pur rimanendo un pensiero molto futurista, non è un’idea irrealizzabile, se il vero scopo di tutti è quello di un concreto sviluppo del territorio, facendo un passo alla volta e con la partecipazione attiva dei cittadini stessi si può provare a migliorare.

Certi della voglia che ha l’Amministrazione per valorizzare il territorio di Sannicola e creare nuove opportunità siamo sicuri che accetterà la nostra proposta per il bene del nostro paese.
IL PRESIDENTE
Patrizio ROMANO

14 commenti:

Anonimo ha detto...

Ho letto attentamente la vostra proposta e devo dire che la condivido a pieno.
Sarebbe bello se Sannicola diventasse un polo fieristico per l'agricoltura del salento, magari come è successo a Miggiano per l'artigianato.

Anonimo ha detto...

Chiediamo scusa per la segnalazione di un nostro nuovo post:
Chi avrà il coraggio di chiamarla MISTER?
http://www.antareshandball.tk

Anonimo ha detto...

ma a Miggiano sei mai stato?
se quella è una fiera...sansimone è l'expo di milano

Anonimo ha detto...

Ma sei mai stato alla fiera di Miggiano?
Non è che ti sei confuso con quella di Cocumola?
Era bbonu se tanine na fera cu 80.000 visitatori!

Anonimo ha detto...

Ma sei mai stato alla fiera di Miggiano?
Non è che ti sei confuso con quella di Cocumola?
Era bbonu se tanine na fera cu 80.000 visitatori!

Anonimo ha detto...

Will, vorresti dire che a Sannicola per la fiera vengono 80.000 visitatori.......forse contando "musci cani e musche"...

Anonimo ha detto...

Proposta molto buona. Conosco già realtà come "Ugento in Fiera" di Ugento, "Non solo Motori", sempre di Ugento, conosco a menadito "Promessi Sposi", "Natale in Fiera" e "Fiera Campionaria" di Galatina, tutte per aver partecipato personalmente a più edizioni. Non da meno sono anche la fiera di Carpignano, Taurisano e Miggiano, quest'ultima che ha letteralmente spiccato il volo nelle ultime due edizioni riscuotendo consensi da tutto il salento e oltre...

Anonimo ha detto...

Così il prof. Marcello Musca nel suo libro “Un Anno a Sannicola” descrive la Fiera di SanSimone: “Da oltre due secoli le piazze e le vie di Sannicola si riempiono di gente per la tradizionale Fiera di SanSimone. Nata nella frazione che porta il nome del santo fu trasferita per motivi di spazio a Sannicola…eravamo ragazzi e vedevamo giungere la sera del 27, su traini carichi d’ogni ben di Dio, mercanti di ogni genere che pernottavano per terra sotto le bancarelle onde essere pronti la mattina presto ad esporre la merce…i ragazzi rompevano lu furone dove avevano custodito il denaro raccolto dalla vendita dei fichi destinati alle distillerie…Ci si trovava di tutto dai tessuti alla lana, dai cappotti ai generi alimentari, agli attrezzi agricoli. Le scale di legno, le scarpe e gli animali occupavano spazi a parte, mentre i cinesi predecessori dei Vu cumprà, giravano dappertutto con le loro cianfrusaglie e mercerie. Si vendeva anche l’acqua potabile sempre scarsa in questa terra sitibonda. I venditori di mantelline e pastrani che giungevano da molto lontano prendevano in affitto le rimesse del centro e si trattenevano anche il giorno dopo per invogliare i paesani più restii a fare acquisti. Chi faceva affari d’oro erano i macellai che arrostivano nel forno del retrobottega mboti e capuzze, consumati subito in grande allegria nelle vicine bettole dove era pronta la quatara e i pezzetti innaffiati col forte vino paesano…”
Scopo dell’ amministrazione di Sannicola nel prosieguo della tradizione è mantenere viva quell’atmosfera che si respirava allora. Anche quest’anno Piazza della Repubblica sarà sede di Gusto in Fiera. Ancora più ricco rispetto all’edizione precedente l’elenco degli espositori: vini, olii, conserve, salumi, formaggi, fornerie, liquori e altri prodotti tipici provenienti da tutto il Salento e soprattutto Made in Salento al 100%. Presente anche l’Associazione Coldiretti Lecce. Novità di quest’anno, l’esagono degli eventi: un’area dove i singoli produttori avranno l’occasione di presentare la propria azienda, dove si svolgeranno incontri tematici sul mondo agricolo, minicorsi di degustazione, preparazione di ricette e piatti tradizionali sannicolesi (lu Spazzatu, la Mpilla), letture enogastronomiche. Le vie adiacenti alla piazza saranno occupate dai caratteristici venditori ambulanti di “Cibo di strada”: castagne, scapece (pesce azzurro marinato nello zafferano), dolciumi, cupeta (mandorle glassate nel miele).
Spazio anche al volontariato, con la presenza di tutte le Associazioni Sannicolesi e per la prima edizione di “Donne in …fiera!”, iniziativa che chiuderà al suo interno la mostra fotografica “Arti e mestieri femminili dell’ antichità” ma che punterà soprattutto alla valorizzazione dell’ associazionismo, dell’ artigianato e delle attività sociologico-culturali riguardanti la donna.
Non manca l’animazione per grandi e piccini, con gli artisti di strada del Salento Buskers Festival, le canzoni d’autore di Davide Tarantino Trio, e l’esibizione di Raffaele e Carla Casarano, musicisti jazz di fama internazionale.

Anonimo ha detto...

All'anonimo che ha scritto il 21 ottobre....ma hai letto la proposta? a tuo avviso l'organizzazione della Fiera di San Simone a niente a che fare con la proposta fatta?....Pensi che con un pò di musica Jazz e preparazione di piatti tipici possiamo puntare ad uno sviluppo della fiera?
Esci un pò da Sannicola e guarda le realtà degli altri comuni. Non fossilizzarti!!!!!!

Anonimo ha detto...

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Anonimo ha detto...

A proposito di Fiere che ountano allo sviluppo del territorio:

La maggior parte delle oltre 250 aziende espositrici ha registrato un sensibile aumento del volume di affari e molte di esse hanno già opzionato lo spazio espositivo per la prossima edizione. In concomitanza con l’evento fieristico regionale si sono svolti due appuntamenti legati alla tradizione secolare, che hanno richiamato migliaia di persone: la “Sagra del Maiale” e la “Fera de Miscianu”. Numerosi anche i visitatori del sito www.miggianoexpo2000.it, che ha registrato migliaia di contatti da tutta Italia ed anche dall’Europa: un rappresentante della Regione Sardegna ha visitato l’area fieristica, rimanendo soddisfatto ed anticipando che il prossimo anno anche una delegazione di imprenditori sardi parteciperà ad Expo 2000. E durante l’evento, a Bari la Giunta regionale pugliese deliberava di assegnare il titolo di Fiera Regionale anche per l’edizione del prossimo anno, che si svolgerà dal 15 al 18 ottobre. Inoltre, l’Amministrazione comunale di Miggiano ed Expo 2000 saranno presenti all’interno di uno stand a Padova, durante “Tuttinfiera”, organizzato da “Padovafiere” per il 15 e 16 novembre. “La nostra Campionaria ha costituito una favorevole occasione per il rilancio dell'economia del Salento”, ha dichiarato il sindaco Antonio Del Vino, “confermando le nostre aspettative, divenendo una rassegna della produzione delle piccole e medie imprese locali, dove tutti hanno trovato la passerella ideale per farsi conoscere e proporsi su mercati sempre più vasti”. Il consigliere comunale Vincenzo Annesi, delegato all’evento fieristico, ha voluto “ringraziare le oltre centomila persone che hanno visitato l’edizione e tutte le aziende espositrici, che hanno apprezzato l’impegno organizzativo della nostra Amministrazione, segnalandola come una significativa manifestazione con la quale Miggiano ha inteso richiamare l’attenzione sulle capacità artigianali, commerciali ed imprenditoriali non solo del Salento, ma dell’intera Puglia”.

Fonte: http://www.ilgallo.org/modules.php?op=modload&name=News&file=article&sid=15217&mode=thread&order=0&thold=0

Anonimo ha detto...

Caro Patrizio, ieri sono stato alla fiera di San Simone è ho visto il flop della manifestazione(e sinceramente mi dispiace)
...mi sa che hai proprio ragione!!!!!!

Forza Nuova Sannicola Cuib "Achille Starace" ha detto...

Parte il "LABORATORIO DI IDEE E PROPOSTE"
Il Cuib "Achille Starace" per tutto il mese di Novembre, lancia su questo blog un laboratorio di idee e proposte, dove i cittadini di Sannicola, comune capofila nella costituzione del progetto dell' unione dei comuni della costa Ionico Salentina, ma anche i cittadini degli altri comuni costituenti, potranno inviare le loro proposte, i loro pensieri, le loro perplessità sulla questione.Questo laboratorio, servirà a raccogliere in una relazione finale i pareri dei comuni cittadini, che oggi sempre più lontani dalla vita politica e non solo, non trovano modo aper esprimere i loro pareri e le loro ragioni ai nostri amministratori.La raccolta di idee terminerà il 30 di Novembre, nel mese di Dicembre, verrà presentato pubblicamente il resoconto, ed inviato a tutti i primi cittadini dei sei comuni facenti parte del progetto.Sarà questo il contributo che il Cuib di Sannicola darà al nostro sindaco, il quale giustamente chiedeva la partecipazione e l'ausilio a questo progetto di tutti i cittadini e di tutte le formazioni politiche, affinchè un progetto dedito al risveglio territoriale e turistico del nostro paese possa essere attuabile.

Anonimo ha detto...

Tratto da http://orizzonteitaliano.myblog.it Di Elia Pirone
L’ex presidente Francesco Cossiga torna a parlare della strage del 2 agosto, proprio quando ieri è stato interrogato per tre ore e mezzo dal pm Paolo Giovagnoli. L’unica cosa certa per Cossiga è che “non si arriverà mai alla verità sulla strage” e anche che, sicuramente, “non sono stati la Mambro e Fioravanti” a commettere questo atto. Parla in modo schietto, Cossiga, diretto e incisivo, con parole inequivocabili: “la verità [sulla strage] metterebbe in imbarazzo troppe persone: la magistratura, gli investigatori, il PD”. Nonostante la disapprovazione di Paolo Bolognesi, presidente dell’associazione familiari vittime del 2 agosto, secondo il quale Cossiga “ha fatto la figura del cioccolataio”, le parole dell’ex presidente della Repubblica devono entrare a far parte di quel tentativo di ricerca della verità storico-politica riguardo questa oscura pagina della Repubblica italiana.
Pista palestinese? “Per me è possibile”, dice Cossiga.
Senza dubbio l’inizio di una seria e concreta revisione giudiziaria della strage di Bologna è auspicabile, poiché appare lampante che molti fatti emersi in questi anni rendano assai improbabile, se non impossibile, l’effettivo coinvolgimento di Fioravanti, della Mambro e di Ciavardini nella vicenda. E’ altresì chiaro che i poteri forti della politica, del PD e di altre varie organizzazioni che operano “dietro le quinte” si opporranno in ogni modo a questo sacrosanto processo di revisione storica e politica. E allora che succederà? Probabilmente non sapremo mai la verità, poiché ci sono persone che hanno interesse a tenerla nascosta. In questa situazione di stallo io non esito a schierarmi contro la scandalosa volontà di trovare colpevoli di comodo; è necessario nel modo più assoluto fare in modo che la Mambro, Fioravanti e Ciavardini non siano utilizzati come capri espiatori della strage. Si faccia luce sulla verità, si trovino i veri colpevoli.
Fioravanti, Ciavardini e la Mambro sono innocenti.